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Carta Dufour

La carta topografica della Svizzera in scala 1:100 000 (carta Dufour) è stata la prima opera cartografica ufficiale estesa a tutto il territorio svizzero. Pubblicata negli anni tra il 1845 e il 1865, fu realizzata parallelamente alla nascita della moderna Confederazione.

Una sezione della carta Dufour nella zona di Zurigo. La mappa è in bianco e nero e mostra il centro della città con il lago. Il dettaglio del foglio 8 della prima edizione della carta Dufour in scala 1:100.000 risale al 1861.
Estratto della carta Dufour, 1861.

Premessa

Dopo i primi approcci intrapresi durante la Repubblica elvetica (1798–1803), le prime misurazioni sul piano federale vennero effettuate a partire dal 1809 da ufficiali dello Stato maggiore federale. Tuttavia, i lavori presero concretamente il via soltanto nel 1832 con la nomina di Guillaume Henri Dufour (1787–1875) a quartiermastro generale (e anche capo dello Stato maggiore generale) della Confederazione. L’elenco dei compiti di Dufour comprendeva anche la realizzazione della carta topografica della Svizzera in scala 1:100 000. 

Basi geodetiche 

Dufour lavorò con numerosi scienziati, topografi e incisori. Tra il 1834 e il 1837 l’astronomo ed esperto di geodetica Johannes Eschmann (1808–1852) iniziò col collegare diverse reti cantonali preesistenti nella "Triangulation primordiale", triangolazione di primo livello su scala nazionale che collegava i territori a nord delle Alpi con le regioni del versante meridionale. Nel 1840 Eschmann pubblicò i risultati delle misurazioni trigonometriche della Svizzera ("Ergebnisse der trigonometrischen Vermessungen in der Schweiz") che servirono da sistema di riferimento geodetico per la realizzazione della carta Dufour. 

Basi topografiche 

Parallelamente iniziarono i rilievi topografici. Dufour dovette costituirsi una rete di collaboratori, ai quali commissionò la fornitura delle basi topografiche. Per verificare i lavori consegnati con un ristretto gruppo di collaboratori, convertirli nella scala della futura carta e quindi procedere all’incisione su rame, nel 1838 Dufour fondò a Ginevra l’Ufficio topografico federale.

Nella regione dell’Altopiano, del sud del Ticino e nel Giura le basi per la carta Dufour furono cartografate in scala 1:25 000 con l’ausilio della tavoletta pretoriana, nell’arco alpino in scala 1:50 000. Basandosi su pochi punti di triangolazione, di cui erano state determinate coordinate e quota per mezzo di rilevazioni trigonometriche già prima dell’inizio dei rilievi, i topografi dovettero dapprima addensare la rete di punti fissi per mezzo di una triangolazione grafica realizzata direttamente nella scala di levata. Quindi, seguendo precise istruzioni, poterono procedere ai rilievi del terreno, partendo dal presupposto che i risultati del loro lavoro sarebbero stati rimpiccioliti “soltanto” due o quattro volte per la pubblicazione. Gli specialisti di swisstopo chiamano "rilievi originali" i risultati di questa fase.


Alcuni Cantoni, tra cui Basilea-Città (1836), Neuchâtel (1838–1845 e 1858), Turgovia (1839), Ginevra (1842), Argovia (1845–1848), Zugo (1850), San Gallo e Appenzello (1851–1856), Friburgo (1855), Zurigo (1852–1865), Vaud (1862–1885) e Lucerna (1864–1867) pubblicarono, in parte per opera di privati e in parte a spese dello Stato, opere cartografiche cantonali le cui basi furono messe a disposizione dell’Ufficio topografico federale per inserimento nella carta federale. Anche per questa ragione, le basi topografiche della carta Dufour sono disponibili soltanto in parte nella collezione di carte di swisstopo e per vaste aree vanno ricercate negli archivi cantonali. Occorre inoltre tener presente che per taluni Cantoni la carta Dufour si fonda sulle stesse basi utilizzate per l’Atlante topografico della Svizzera in scala 1:25 000 / 1:50 000 (carta Siegfried). 

Suddivisione in fogli 

Sin dall’inizio dei lavori, Dufour definì il quadro esterno della carta, che doveva consistere in una griglia (suddivisione in fogli) di cinque fogli per cinque. Ciascun foglio comprende un territorio di 70 km di larghezza in direzione ovest-est e di 48 km in direzione nord-sud. La carta copre dunque complessivamente una superficie di 350 x 240 km; i fogli ai quattro angoli erano però riservati ai titoli e ad altre aggiunte e tutt’al più contenevano soltanto in parte informazioni topografiche. Per i rilievi originali in scala 1:50 000 i fogli furono suddivisi in 16 quadranti (di 17.5 x 12 km). Per la scala 1:25 000 ogni quadrante fu ulteriormente suddiviso in quattro tavolette (di 8.75 x 6 km). 

Riproduzione 

Quando furono consegnati all’Ufficio topografico federale, come prima cosa Dufour controllò attentamente e di persona i rilievi originali. Quindi i rilievi furono ridotti nella scala prevista per la pubblicazione (il cosiddetto "originale definitivo"), ossia in scala 1:100 000 e poi, a mezzo di un calco, riportati a lettura inversa su lastra di rame. Il disegno della carta fu inciso su rame con diversi strumenti di incisione e una volta terminata l’opera di incisione si procedette alla stampa calcografica della carta. La morfologia del terreno è raffigurata mediante tratteggio con lumeggiamento obliquo che le conferisce un particolare risalto. I singoli fogli giunsero in commercio soltanto dopo accurati controlli basati su una serie di prove (le cosiddette "prove di stato") e ultime rettifiche. La carta fu pubblicata tra il 1845 e il 1865. 

Precisione 

Dufour diede istruzioni di rilevare il terreno "con la massima precisione possibile" e quindi manca una quantificazione moderna del grado di precisione. Dall’analisi della distorsione di un settore della carta Dufour sulla base di 2560 punti di controllo, ripartiti su un’area di 3360 km2, è emerso un errore planimetrico pari a 153 m in natura, rispettivamente a 1.5 mm sulla carta, con un errore di posizione massimo accertato di 780 m. 

Apprezzamento 

L’opera realizzata da Dufour e dai suoi collaboratori riscosse fin dall’epoca in cui fu realizzata molti elogi, pur non mancando qualche critica. Rese celebre nel mondo intero la cartografia svizzera e fu premiata da numerosi riconoscimenti internazionali. In anni più recenti sono state indagate dal profilo storico-scientifico anche le dimensioni politiche e culturali della carta Dufour: l’opera cartografica rappresenta la prima immagine geometricamente corretta ed esteticamente piacevole del giovane Stato federale, un’immagine di unità della Confederazione nella quale le differenze tra i Cantoni slittano in secondo piano. 


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