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ComunicazioniPubblicato il 20 dicembre 2016

I disegni nascosti nelle carte nazionali

Una carta topografica è per definizione una rappresentazione grafica di un territorio. Le carte nazionali, grazie alla qualità della loro grafica, rappresentano la realtà nel modo più fedele possibile. Purtroppo, nonostante le esigenze estreme di precisione e di rigore, a volte queste carte celano tesori frutto dell’immaginazione del loro creatore.

Cinque disegni che sono stati introdotti di nascosto nelle carte nazionali: Un pesce, una marmotta, un volto, un alpinista e un ragno.

Per produrre una carta nazionale ci si avvale sempre ancora della mano umana e non solo di strumenti informatici e modelli topografici.

Rappresentazione visiva del territorio

Per riprodurre una mappa, il cartografo effettua sullo schermo del suo computer, con l’ausilio di banche dati digitali, una rappresentazione visiva di un determinato territorio.

Con il passare degli anni la professione del cartografo si è evoluta. Oggi il cartografo si avvale di sistemi d’informazione geografica (GIS), diventando geomatico: un tecnico specializzato in cartografia che si occupa di rilevamento, modellamento, aggiornamento, analisi e presentazione di informazioni georeferenziate.

I paesaggi cambiano, per effetto per esempio dello sviluppo urbano o dei mutamenti climatici, e le mappe devono essere aggiornate. L’aggiornamento richiede una rielaborazione della carta e del suo contenuto. Durante questo processo può succedere, anche se molto raramente, che un cartografo, proprio come un artista o un grafico, si abbandoni all’immaginazione, celando nelle sue opere disegni difficilmente riconoscibili, ma pur sempre legati al contesto ambientale.

Questi disegni non alterano in nessun modo la precisione e i dettagli delle nostre carte, e soprattutto non pregiudicano la sicurezza di chi le utilizza. Al massimo aggiungono un pizzico di mistero a queste opere d’importanza nazionale.

Primo disegno: il ragno

I cartografi svizzeri svolgono da sempre il loro mestiere con estrema precisione, motivo per cui la cartografia svizzera gode di fama mondiale. In questo lavoro non vi è spesso spazio per la fantasia. Tuttavia, il primo dei disegni conosciuti ha fatto la sua comparsa all’inizio degli anni 80: un ragno “bianco” posto a soli due passi dalla cima del monte Eiger.

Il ragno è formato da un nevaio (il corpo del ragno) situato in corrispondenza di un passaggio molto stretto e tecnicamente impegnativo. È conosciuto e temuto dagli alpinisti che scalano il monte Eiger a partire dalla sua parete nord. Il ragno è opera di Othmar Wyss, il primo cartografo che ha osato aggiungere un artificio al disegno topografico. Sette anni più tardi, quando la carta è stata rivista, il ragno è sparito.

Carta nazionale 1:50 000, 254 Interlaken, edizione 1981 - 2'643'393, 1'158'802

Il “Hardermandli”, l’alpinista e il pesce

Sempre sulla carta 254, questa volta a nord-ovest della città di Interlaken, si delinea un viso sulla parete rocciosa. Come il ragno, anche il viso è visibile lateralmente da valle. Questo luogo è d’altronde un punto d’attrazione per numerosi turisti. Il suo nome (Hardermandli) deriva da quello della vetta del monte “Harderkulm”, situata un po’ più in alto. Il suo autore è il cartografo Friedrich Siegfried, specialista nella rappresentazione di rilievi. Altro fatto interessante è che il «Hardermandli» appare ancora oggi, nell’edizione attuale della carta 1:100 000.

Carta nazionale 1:50 000, 254 Interlaken, edizione 1981, 2'631'950, 1'171'661

È sempre lui, verso la fine degli anni 90, a disegnare un alpinista mentre scala una montagna italiana. A seconda della sezione scelta, le mappe svizzere a volte coprono anche il territorio dei Paesi limitrofi. La presenza dell’alpinista è dovuta a una lacuna di informazioni e dati causata dai servizi geografici italiani che il cartografo ha pensato di colmare in modo artistico.

Carta nazionale 1:100 000, 39 Flüelapass, edizione 2001, 2'820'756, 1'158'735

Se ha senso trovare un alpinista in montagna, lo stesso vale per un pesce in un lago. Il cartografo Werner Leuenberger ha seguito questo ragionamento. L’elemento si trova di nuovo al di là del confine, ma questa volta sul territorio francese. I correttori non hanno notato subito il disegno, in quanto si confondeva abilmente nella rappresentazione della zona paludosa del lago. Solo nella riedizione della carta del 1989, il pesce sparisce dalla superficie dell’acqua per immergersi nelle sue profondità.

Carta nazionale 1:100 000, 35 Vallorbe, edizione 1983, 2'510'074, 1'180'060

L’anno della marmotta

L’ultimo scherzo dei cartografi è la marmotta del ghiacciaio di Aletsch. Nel settembre del 2016 un professore di cartografia del Politecnico federale di Zurigo ha svelato sui social media il luogo dove si nasconde il simpatico animale.

Come per gli altri disegni nascosti, l’informazione era custodita segretamente da due o tre persone del nostro ufficio, che alla prima segnalazione avevano subito spostato la loro attenzione sui possibili autori del disegno, i cartografi specializzati nel disegno di formazioni rocciose. Ed è così che abbiamo scoperto che il suo autore Paul Ehrlich, cartografo specializzato in disegni rocciosi, ha realizzato la marmotta nel 2011, poco prima di andare in pensione. La marmotta è una rarità dal punto di vista grafico. È infatti la prima volta che un disegno viene realizzato su una carta in scala 1:25 000. Ed è ancora più interessante il fatto che la marmotta sia visibile in modo ancora più distinto anche nella nuova versione della carta in scala 1:10 000, generata automaticamente. Paul ci ha confessato di aver sperimentato diverse idee e diversi luoghi, mentre cercava di mettere a punto un disegno che non alterasse in alcun modo la realtà e il cui soggetto fosse legato all’ambiente circostante. Solo lavorando alla zona rocciosa di questa carta, Paul ha tuttavia individuato il posto ideale per il suo disegno. C’erano tutti gli elementi necessari per poter collocare la marmotta. Abbiamo domandato a Paul se aveva nascosto altri disegni, e lui ci ha risposto che aveva testato diverse idee, ma che la marmotta si era rivelata la più geniale.

Forse ora guarderete le carte con occhio più critico e forse scoprirete altri disegni nascosti!

Carta nazionale 1 :25 000, 1269 Aletschgletscher, edizione 2013, 2'645'950, 1'140'146

Ufficio federale di topografia swisstopo

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