Passare al contenuto principale

Pubblicato il 1 luglio 2024

La memoria del paesaggio come patrimonio storico

Da 175 anni swisstopo documenta l’evoluzione topografica della Svizzera. Ciò ha dato vita a un patrimonio di grande diversità, il cui carattere è ben compreso da Lea Dauwalder. Presso swisstopo è responsabile del restauro e della conservazione della raccolta cartografica. Un mestiere che richiede grande sensibilità, accuratezza e precisione.

Lea Dauwalder restaura un registro da campo

Nel 1845, il Bureau topographique fédéral pubblicò la prima serie di carte topografiche ufficiali della Svizzera. Da allora, la produzione di carte si è notevolmente trasformata. Oggi swisstopo gestisce un’ampia e variegata collezione di carte e dei relativi strumenti di lavoro, come fotografie aeree, lastre di rame e registri da campo. «Questi reperti, raccolti nel corso di numerosi decenni, sono un’eredità inestimabile», spiega Lea Dauwalder. «Il mio compito è quello di garantire che questi tesori del passato e le informazioni in essi contenute rimangano accessibili anche in futuro.» A tale scopo, utilizza diverse tecniche di restauro e conservazione.

Nel suo atelier luminoso e ben attrezzato, riporta questi oggetti al loro splendore originale. Ecco una carta ingiallita dal tempo che attende di essere restaurata. Accanto si trova un registro da campo con la copertina danneggiata, mentre gli strumenti sono organizzati e pronti per l’uso. «Lavoro con oggetti molto diversi tra loro e utilizzo di conseguenza metodi differenti», sottolinea Lea Dauwalder mentre spiega le varie postazioni presenti nell’atelier.

Il mio compito è quello di garantire che questi tesori del passato e le informazioni in essi contenute rimangano accessibili anche in futuro.
Lea Dauwalder, conservatrice e restauratrice

Precisa maestria artigianale

Attualmente Lea Dauwalder si sta dedicando a vecchi registri da campo che contengono appunti topografici dell’epoca. «Per prima cosa provvedo a pulire l’oggetto. Perché prima di qualsiasi lavoro di restauro è necessario rimuovere la polvere o qualsiasi impurità. In questo caso, devo occuparmi del dorso della copertina. La pelle si sta staccando. Inoltre, sostituisco le cuciture perché i fili non tengono più.» Con il suo lavoro, si impegna affinché la storia di un oggetto rimanga il più trasparente possibile: «Bisogna essere in grado di riconoscere come è stato realizzato. Le tecniche di lavorazione e i materiali non vengono semplicemente rimossi e sostituiti, ma conservati per quanto possibile e sostituiti e riparati solo se necessario.» Ogni fase del restauro viene documentata in modo che sia possibile risalire alla sua origine.

Le tecniche utilizzate da Lea Dauwalder sono consolidate e il suo lavoro è una questione di abilità e precisione. Come spesso nel lavoro artigianale, è l’esperienza che porta ai risultati migliori. Ha imparato a padroneggiare un’ampia gamma di strumenti a sua disposizione, tra cui si trova anche un suo favorito: «Non passa giorno di lavoro senza che io usi la mia spatola. Questa l’ho trovata in un mercatino delle pulci a Berlino. L’ho temperata io stessa ed è molto versatile», dice ridendo. Con la spatola in mano, sfila e rimuove con cautela le vecchie strisce adesive che probabilmente un tempo erano state usate per fissare le pagine strappate.

«Col tempo l’adesivo si indurisce e rischia di provocare ulteriori strappi ai bordi», spiega Lea Dauwalder. Ancora più problematico è il fatto che il collante penetra nella carta che teneva insieme. Li inizia a decomporsi e i residui rilasciati danneggiano chimicamente la carta. È un problema che si trova ad affrontare regolarmente quando restaura le carte geografiche.

Produzione propria del collante

«Ogni volta che le carte vengono utilizzate, le crepe esistenti possono aggravarsi. Il lavoro di restauro è quindi un prerequisito per la loro ulteriore gestione. A tale scopo utilizzo dei collanti speciali», afferma Lea Dauwalder mentre accende il piano luminoso su cui sta lavorando a una mappa. Questa è stata disegnata a mano su carta da lucido: «Per questo tipo di carta utilizzo una colla ricavata dalla vescica natatoria dello storione. Ha un’elevata forza adesiva ma allo stesso tempo elastica.» La preparazione della colla richiede molto tempo: «Per prima cosa, i fiocchi devono gonfiarsi in acqua demineralizzata per almeno due ore. La miscela viene poi riscaldata per diverse ore fino a quando la colla è finalmente pronta.» A questo punto prende una striscia di carta giapponese e la appoggia sull’area strappata. Prende un pennello e applica la colla moderatamente. Copre poi l’area riparata con un vello di poliestere, carta assorbente e un pezzo di cartone per poi appesantire il tutto con un peso di piombo. «Questo impedisce alla carta di deformarsi quando si asciuga.»

Per Lea Dauwalder, la produzione di collanti è sia scienza che intuizione. Il più delle volte prepara la colla a partire dall’amido di frumento. Si attiene alle specifiche di quantità e temperatura, ma soprattutto si affida al suo istinto: «La miscela si comporta in modo diverso a seconda del meteo o della pentola che utilizzo!»

Garantire disponibilità a lungo termine

Al termine del restauro degli oggetti storici, Lea Dauwalder ne assicura l’archiviazione. Il patrimonio cartografico di swisstopo è suddiviso in due sale d’archivio che soddisfano i requisiti necessari per la conservazione. Tuttavia, ci sono alcune sfide tecniche: «Bisogna tenere conto di molti aspetti. La collezione deve essere conservata in un clima regolato con la giusta umidità e protetta da parassiti o altre condizioni esterne. Inoltre, conserviamo gli oggetti in appositi contenitori privi di acidi e resistenti alle variazioni atmosferiche.»

Ciò che mi preme di più è la conservazione rigorosa del patrimonio storico.
Lea Dauwalder, conservatrice e restauratrice

Lea Dauwalder ha anche contribuito allo sviluppo di soluzioni adeguate all’archiviazione di grandi formati. «Prima del 2022, molte di queste carte venivano semplicemente conservate in soffitta. L’accesso era scomodo e le carte erano esposte a condizioni inadeguate.» Oggi, anche questi formati speciali hanno trovato posto nell’archivio amministrativo di swisstopo. Il lavoro di Lea Dauwalder contribuisce alla conservazione del patrimonio topografico della Svizzera. Una memoria pulsante che è preziosa sia per l’Ufficio e le sue strategie lungimiranti, sia per la popolazione nella sua conoscenza del Paese.

Collezione di carte storiche

Lea Dauwalder ha compiuto gli studi nel settore della conservazione e del restauro presso l’Università delle Arti di Berna. Nel reparto topografia, è responsabile della distribuzione dei geodati e della collezione analogica. Fa parte di un team di quattro persone che ha restaurato e archiviato oltre 900 oggetti storici nel 2023.

  • Sezione di una mappa originale 1:25 000 del 1856, Lucerna. La mappa disegnata a mano è multicolore e mostra il centro storico di Lucerna, il fiume Reuss e il lago dei Quattro Cantoni.

    8 gennaio 2024

    Carte storiche

    La collezione di carte di swisstopo è un elemento del patrimonio unico nel suo genere che raggruppa le prime edizioni e la versione integrale dei vari stati di messa a giorno delle carte ufficiali che sono la "Carta Dufour", la "Carta Siegfried" e le carte nazionali. La documentazione di base, in parte manoscritta, fa ugualmente parte di questo tesoro. Tutte le edizioni delle carte possono essere acquisite in formato digitale oppure direttamente visualizzate grazie al viaggio nel tempo di swisstopo.

  • Carte storiche digitale

    8 gennaio 2024

    Carte storiche digitali

    Scoprite il patrimonio culturale della Svizzera con le mappe originali di Siegfried e Dufour. È disponibile un'ampia selezione di mappe nazionali antiche, oppure visualizzatele in modo impressionante su mappe moderne.

Contenuti aggiuntivi

  • Folio 2024 - Cover

    3 giugno 2024

    Donne in primo piano

    Già da tempo le donne hanno iniziato ad accostarsi alle professioni tecniche, alla geoinformazione, ma anche alla topografia. È quindi giunto il momento di dedicare un primo piano alle donne del nostro Ufficio.

Ufficio federale di topografia swisstopo

Reparto Comunicazione e Web
Seftigenstrasse 264
3084 Wabern