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Pubblicato il 13 giugno 2025

La storia del sistema catastale: dal teodolite alla misurazione satellitare

Dal primo piano catastale nel XVII secolo alla misurazione tramite satellite: le tecniche di rilevamento in Svizzera si sono costantemente evolute nel corso del tempo. Oggi forniscono dati con una precisione dell’ordine del centimetro e presto permetteranno di creare modelli tridimensionali.

I primi piani catastali in Svizzera risalgono al XVII secolo. Servivano a riscuotere imposte sulla proprietà fondiaria. A partire dal XIX secolo, alcuni cantoni ordinarono il rilevamento topografico dei comuni, ma non esistevano ancora regole uniformi per il catasto. Questo cambiò nel 1912, con l’introduzione del Codice civile svizzero e la decisione di creare un registro fondiario federale. Da allora, la misurazione catastale è diventata un compito federale, la cui esecuzione è stata delegata ai cantoni. Questa prassi è tuttora in vigore.

Già nel 1903 venne istituito il sistema di riferimento geodetico per la misurazione nazionale svizzera. A tal fine fu realizzata una prima rete di punti fissi che copriva l’intero territorio nazionale, basata su circa 5000 punti di triangolazione. Questi si trovavano spesso su cime di montagne, colline o campanili, ovvero in luoghi visibili da lontano. Molti di questi punti esistono ancora oggi, ad esempio sul Gurten, la collina simbolo della città di Berna, o sul Chasseral. Il punto zero della Svizzera si trovava allora presso l'antico osservatorio dell'Università di Berna.

In passato, bastavano il teodolite e il livello per ottenere misurazioni il più precise possibile, e non erano rari errori anche superiori al metro. Con il tempo, le possibilità tecniche si sono notevolmente evolute. Oggi, la misurazione tramite satellite consente una precisione dell’ordine del centimetro. Nel 1995 è stato introdotto il nuovo sistema di riferimento geodetico LV95 e da allora il punto di riferimento si trova a Zimmerwald. Il risultato: i dati sono molto più precisi.

Un modello 3D per il futuro

E lo sviluppo continua. In futuro, anche l’altezza sarà rilevata nel quadro del catasto, come spiega Christoph Käser, responsabile della misurazione ufficiale e del catasto ÖREB presso swisstopo. Attualmente, l’altezza non viene ancora considerata nella misurazione; per il catasto viene rilevata solo la posizione di un oggetto. Tuttavia, la misurazione consente anche di determinare l’altezza di un oggetto e quindi di creare un modello tridimensionale. In futuro, anche questa possibilità sarà inclusa nella misurazione catastale.

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