Aneddoti storici

Aarau, una città che per il ruolo avuto nella moderna misurazione nazionale svizzera intorno al 1800 può essere denominata anche «capitale della misurazione».

L’enorme contributo storico culturale apportato dalla Carta Dufour è anche dato dal fatto che l’opera fu realizzata sullo sfondo di una nazione non ancora unificata. Dufour contava sul ruolo che gli specialisti provenienti dai vari cantoni potevano giocare.

Dal 4 al 9 giugno 1832 cinque esperti furono chiamati a Berna da Ludwig Wurstemberger per dare luogo alla prima commissione incaricata delle rilevazioni del territorio. Nel dibattito che nacque si decise tra le altre questioni di unire la rete di triangolazione esistente curata da Antoine-Josef Buchwalder alla triangolazione austriaca. A tal fine Buchwalder e il suo aiutante Gobat dovettero misurare gli angoli necessari sul Säntis.

Perché il 1838 – un intero decennio prima del 1848 – è ritenuto l’anno di fondazione di una delle più antiche celle della futura amministrazione federale?

L’Ufficio federale di topografia, fondato da Guillaume-Henri Dufour a Ginevra nel 1838 con il nome di Bureau topographique fédéral, è uno degli organi più antichi dell’Amministrazione federale. Dal 1845 iniziò a diffondersi in commercio la prima opera di cartografia nazionale ufficiale, la carta Dufour, pianta topografica della Svizzera in scala 1 : 100 000. L’Ufficio di Ginevra era stato affittato solo fino alla fine di maggio del 1865, data in cui si sarebbe dovuto trasferire nella capitale. Il trasferimento a Berna segnò l’inizio di una serie di spostamenti che si concluse solo nel 1941.

La piramide di misurazione in ferro costruita sul Chasseral vuole ricordare l’importanza delle maestose montagne del Giura per la misurazione del territorio fino a oggi. Sebbene sia eretta nel punto più elevato del Giura bernese, fino al 1979 è stata una presenza modesta in contrasto con il panorama sconfinato che la circonda. Eppure pochi sanno che il segnale eretto sul Chasseral ha un significato simbolico a testimonianza di «come fu introdotto il livello in Svizzera». In effetti anche se la parola livello può essere associata ai concetti di cultura o rango, in questo contesto sta ad indicare l’altitudine.

I «favolosi anni Sessanta dell’Ottocento» furono un’epoca di significativa importanza per la misurazione della Svizzera: nel 1861 fu creata la Commissione Geodetica Svizzera (CGS).

Questo centro è improntato alla principale svolta tecnologica che swisstopo ha vissuto dal 1988, in occasione del suo 150° anniversario. Allora era stato localizzato il «baricentro della Svizzera», sull’Älggi Alp a sud di Sachseln, utilizzando una piramide di triangolazione: il calcolo si basava sulla prima digitalizzazione dei confini nazionali, uno dei primi set di dati che lasciava presagire l’avvento dei geodati nell’era digitale, che hanno poi affiancato le carte tradizionali.

I «favolosi Anni Venti» sono stati un periodo d’oro anche per la topografia: gli ingegneri iniziarono infatti allora a solcare l’aria nel vero senso della parola.

Il servizio geologico nazionale è l’ultimo settore entrato a far parte dell’Ufficio federale di topografia swisstopo.

A chi non è già capitato di fare escursioni in Svizzera e notare che il percorso è segnalato in più di una carta? È come quando vi cade la fetta di pane col burro: sempre dalla parte imburrata! Questo ci ha suggerito l’idea di visitare una volta per tutte i quattro angoli della carta di Filisur (foglio 1216).